Glossario

Accordo con cui le parti, facendosi reciproche concessioni, pongono fine a una controversia esistente o prevengono una lite giudiziale. Nell’ambito del recupero crediti per il creditore si rende spesso necessario andare incontro alle necessità/richieste del cliente insolvente per concordare, in via bonaria, il rientro del debito. Le concessioni che il creditore può fare consistono ad esempio in un’ulteriore dilazione nel tempo del debito esistente.

Le agenzie di recupero crediti sono società specializzate nella gestione e nel recupero stragiudiziale e giudiziale di crediti di proprietà di soggetti terzi, che normalmente sono banche, società finanziare e aziende che erogano servizi ai consumatori.Durante la fase stragiudiziale l'agenzia di recupero, avvalendosi di ulteriori agenzie investigative aventi Licenza ex art. 134 TULPS con pieno accesso a banche dati, registri ed archivi pubblici, appura quale sia la situazione patrimoniale del debitore e, in base a quella e all'accertamento di una concreta possibilità di recupero del credito, può suggerire al cliente il passaggio alla fase giudiziale. Naturalmente, dove sarà possibile, sarà tentato un recupero in via stragiudiziale.
I compiti che l'agenzia di recupero deve assolvere sono i seguenti: ricevuto dal cliente l'incarico di recuperare un credito, l'agenzia inizia ad attivare una serie di strategie e di consultazioni atte ad accertare la solvibilità e lo stato patrimoniale del debitore. In questa fase (stragiudiziale) il recupero tende a compiersi in via bonaria, attraverso la consultazione del debitore e l'invito a pagare. I solleciti al pagamento vengono inviati sotto forma epistolare e tramite contatti telefonici: in caso di mancata riscossione ci si avvale anche di un funzionario preposto alla riscossione diretta presso il debitore. Se il debitore dimostra di non essere intenzionato a saldare il debito la società di recupero crediti contatta il cliente per concordare le azioni successive. Sarà compito dell'agenzia di recupero crediti fare presente al proprio cliente la possibilità di recuperare quanto è dovuto percorrendo la via giudiziale o l'impossibilità di un qualunque recupero che non giustificherebbe percorrere vie legali.Per svolgere l'attività di recupero crediti è necessaria una specifica licenza (ex art. 115 Testo Unico delle leggi di Pubblica Sicurezza) che viene rilasciata dalla Questura del luogo dove l’agenzia di recupero crediti ha la propria sede e che abilita la stessa alla riscossione dei crediti su tutto il territorio italiano (osservate le prescrizioni di legge o di regolamento e quelle disposte dall' autorità).

 

L'analista finanziario studia e analizza il bilancio dell'azienda per stabilire lo stato di salute, definirne la struttura, la redditività e valutare le prospettive economiche dell'impresa stessa. L'analista finanziario è dunque l'esperto che indirizza l'impresa per la pianificazione delle attività finanziarie. Per queste finalità l'analista finanziario deve raccogliere il maggior numero di informazioni, e valutare correttamente i valori mobiliari, soprattutto azioni, ma anche obbligazioni e altri titoli il cui valore è in qualche modo collegato all'attività d'impresa. Partendo dallo studio dei materiali informativi a sua disposizione, egli deve procedere alla loro elaborazione e, mediante un'analisi interpretativa formulare un giudizio proiettato nel futuro, sul valore della società e sulle relative opportunità d'investimento.

Atto notificato al debitore dall’Ufficiale giudiziario su istanza del creditore, in cui si intima di adempiere l’obbligo risultante dal titolo esecutivo (decreto ingiuntivo) entro un termine non inferiore a 10 giorni dalla notifica, pena esecuzione forzata.

 

Strumento finanziario che rappresenta una frazione del capitale sociale di una società e che conferisce all’investitore la qualità di socio e i diritti patrimoniali (ad esempio utili) e/o amministrativi (ad esempio diritto di voto nelle assemblee) ad essa collegati. La remunerazione delle azioni è legata all'andamento economico della società che le emette. Le azioni possono essere negoziate nei mercati regolamentati.

In relazione alle caratteristiche si distingue tra:

  • azioni ordinarie che hanno il diritto di voto nelle assemblee sia ordinarie che straordinarie, e hanno diritto al dividendo e al rimborso del capitale in caso di liquidazione dopo le azioni con privilegi di natura patrimoniale (azioni privilegiate e di risparmio);
  • azioni privilegiate che possono godere, rispetto alle ordinarie, di una maggiore partecipazione agli utili (l'entità del privilegio è determinato dalla società e indicato nello statuto) oltre che del diritto di prelazione nel rimborso del capitale (fatti salvi i diritti delle azioni di risparmio). Il vantaggio sul dividendo e il diritto di prelazione comportano, in genere, un sacrificio in termini di partecipazione alle decisioni della società;
  • azioni di risparmio che godono di privilegi nella distribuzione degli utili e nel rimborso del capitale, ma sono prive del diritto di voto. Le azioni di risparmio sono emesse solo da società quotate in mercati regolamentati italiani o dell'Unione Europea.

Nell’ambito della concessione e di eventuale successivo recupero di un credito, esso è lo strumento di pagamento delle rate periodiche di un finanziamento, sia durante il rapporto di finanziamento medesimo che a seguito della sua risoluzione. La forma di pagamento con bollettino postale ha un punteggio nettamente inferiore a quella che invece si attribuisce al RID bancario (disposizione di addebito automatico direttamente sul conto corrente), nella determinazione del “Credit Score” (misura quantitativa sintetica dell’affidabilità creditizia di un soggetto).

Operazione di pagamento effettuata da un intermediario (tipicamente una banca), su incarico di un ordinante, allo scopo di mettere una somma di denaro a disposizione di un beneficiario presso un altro intermediario. Chi riceve la somma si chiama beneficiario e chi la invia si chiama ordinante. L’ordine di pagamento proviene da un cliente della banca a favore di un terzo. L’istituto di credito che riceve la disposizione di pagamento provvede a effettuare il trasferimento dei fondi dopo che il cliente ha reso disponibile la somma, o attraverso l’addebito del proprio conto corrente (bonifico per addebito, che è il modo più diffuso) o la presentazione del contante in agenzia (bonifico per cassa).

Il budget familiare o personale è costituito essenzialmente dall'elenco delle entrate, come retribuzioni, pensioni e qualsiasi altro tipo di ricavo, oltre a una previsione delle uscite, ossia delle spese di qualsiasi natura, sia variabili sia fisse come, ad esempio, affitto, mutuo, assicurazioni, ma anche cibo, acqua, luce, telefono e così via.

Le entrate dovrebbero essere sufficienti a coprire (pareggiare) le uscite. In caso negativo è necessario prevedere come coprire la parte mancante, ad esempio con un prestito, oppure tagliare eventuali spese, o ancora rimandare al futuro la parte non disponibile usufruendo di acquisti a rate (con finanziamento).

Un titolo di credito contenente l’ordine o la promessa di pagare, a favore del possessore, la somma indicata alla scadenza e nel luogo previsti. In pratica, è uno strumento che permette al debitore di rinviare il pagamento a una data prestabilita.

Operazione finanziaria complessa mediante la quale una società (detta originator) trasforma una attività finanziaria o reale non negoziabile (ad esempio i finanziamenti concessi da una banca) in strumenti finanziari negoziabili. L’operazione viene effettuata mediante la cessione delle attività ad una società veicolo o mediante l’utilizzo di strumenti finanziari derivati. Il corrispettivo che la società veicolo è tenuta a pagare all’originator è ottenuto mediante l’emissione di titoli. Le attività di proprietà della società veicolo (ad esempio, i crediti acquisiti dall’originator) sono destinati esclusivamente alla realizzazione dei diritti e degli interessi dei portatori dei titoli. In Italia la materia è regolata principalmente dalla L. 130/1999, la quale prevede che le emissioni di titoli che vengono collocate in Italia presso il pubblico devono obbligatoriamente avere un rating.

Per “cattivo pagatore” si intende un soggetto moroso, vale a dire non puntuale nel corrispondere l’importo dovuto secondo le scadenze previste.
In una accezione più specialistica si fa riferimento al debitore che finisce con l'essere segnalato alle Centrali dei Rischi o ai SIC (Sistemi di Informazione Creditizia), che raccolgono dati sulla solvibilità delle persone che hanno richiesto prestiti o finanziamenti, in modo da valutare il loro merito creditizio e contenere i rischi di insolvenza per le banche e gli istituti finanziari. In particolare, la Centrale dei Rischi è un sistema informativo della Banca d’Italia che raccoglie informazioni sui rapporti di credito e garanzia tra gli intermediari finanziari e la loro clientela. Si tratta di fatto di un database in cui confluiscono tutti i dettagli dei rapporti, quindi informazioni sia positive che negative, che possono essere utilizzate dalle banche e in generale da qualunque società finanziaria (società di leasing e factoring, fondi pensione, assicurazioni, intermediari mobiliari, ecc.) a supporto della valutazione del merito di credito della clientela. L’alimentazione della Centrale dei Rischi da parte delle Banche è obbligatoria. I S.I.C. (Sistemi di Informazione Creditizia) sono anch’essi delle banche dati che raccolgono e gestiscono informazioni relative a richieste/rapporti di credito ma, diversamente dalla Centrale dei Rischi, sono società private e non collegate alla Banca d’Italia e sono alimentate da banche e società finanziarie su base volontaria. I S.I.C. attualmente attivi in Italia sono Experian, CTC (Consorzio Tutela Credito), Crif, e Assilea.

La Centrale dei Rischi (C.R.) è un sistema informativo che raccoglie le informazioni sugli affidamenti (finanziamenti) concessi dagli intermediari bancari e finanziari ai singoli clienti e restituisce agli intermediari la posizione creditizia verso il sistema finanziario.

L'obiettivo perseguito è di contribuire a migliorare la qualità dei crediti degli intermediari partecipanti, nonché ad accrescere la stabilità del sistema creditizio e finanziario. Gli intermediari partecipanti al servizio centralizzato dei rischi sono le banche, gli intermediari finanziari che esercitano l'attività di finanziamento e le “società per la cartolarizzazione dei crediti”. Gli intermediari partecipanti sono tenuti a segnalare mensilmente alla Banca d'Italia la posizione debitoria di cui risulta titolare ciascun cliente quando la stessa superi prefissati limiti d'importo (euro 30.000 da gennaio 2009) o sia a «sofferenza» (in questo caso anche se l’importo è inferiore a tale limite).

Oltre alle segnalazioni mensili dei rischi, la C.R. rileva taluni “eventi qualitativi” significativi (appostazione o estinzione di sofferenza, ristrutturazione del credito) e le “regolarizzazioni” di crediti ad andamento anomalo (ad esempio sconfinamenti). I soggetti interessati hanno diritto a conoscere le informazioni registrate a loro nome in Centrale dei rischi, richiedendole direttamente agli intermediari segnalanti o alle Filiali della Banca d'Italia. In ambito nazionale operano, inoltre, sistemi di centralizzazione dei rischi di carattere privatistico che rilevano quasi esclusivamente operazioni di credito al consumo.

La C.R. della Banca d’Italia partecipa allo scambio organizzato di dati tra le “C.R. pubbliche” europee.

È un accordo con cui il creditore (detto cedente) trasferisce a titolo oneroso o gratuito il suo credito a un altro soggetto (detto cessionario). Un credito può essere ceduto a condizione che non abbia carattere strettamente personale o il trasferimento non sia vietato dalla legge. Non è necessario il consenso del debitore, che dovrà tuttavia essere informato della cessione.

I crediti deteriorati delle banche, in inglese Non-Performing Loans (NPL), sono dei prestiti la cui riscossione è considerata a rischio sotto diversi profili. Si tratta in genere di esposizioni degli istituti di credito verso soggetti che, per un peggioramento della propria situazione economica e finanziaria, non sono in grado di far fronte alle proprie obbligazioni e quindi di ripagare nei tempi o negli importi previsti le rate del proprio debito.
La Banca d'Italia suddivide i NPL in tre principali categorie che rendono conto del processo di graduale deterioramento cui può andare incontro un credito: esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, inadempienze probabili e sofferenze.

  • Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate sono dei crediti che sono scaduti o eccedono i limiti di affidamento da oltre 90 giorni e oltre una determinata soglia di rilevanza.
  • Le inadempienze probabili sono il gradino successivo, quello in cui la banca ritiene improbabile che il debitore adempia interamente ai propri obblighi contrattuali, a meno di azioni dell’istituto di credito come l'escussione delle garanzie.
  • Infine giungono le vere e proprie sofferenze, crediti verso soggetti in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili.

Messa a disposizione di una determinata somma di denaro a favore di qualcuno (debitore), che si impegna a restituirla in tempi successivi unitamente agli interessi maturati.

La CRIF (Centrale Rischi d’Intermediazione Finanziaria) è la società privata che gestisce il SIC (Sistema d’Informazioni Creditizie), noto anche col nome Eurisc. Questo sistema è, quindi, una vera e propria banca dati, costituita dalle informazioni provenienti dalle Banche e dai cosiddetti enti finanziatori in genere. Lo scopo è di valutare oggettivamente il profilo creditizio, in termini di affidabilità, del soggetto interessato.

Informazioni di natura altamente personale che rivelano l’origine razziale o etnica, le opinioni politiche, le convinzioni religiose o filosofiche, o l’appartenenza sindacale, nonché dati genetici, dati biometrici che consentono l’identificazione univoca di una persona, dati relativi alla salute o all’orientamento sessuale.

Si tratta di un diritto del creditore che gli conferisce il titolo di richiedere al debitore l’adempimento di un obbligo sotto forma di pagamento o in natura.

Persona fisica o giuridica che ha ricevuto in prestito una somma di denaro, impegnandosi a restituirla secondo le modalità e i tempi concordati col creditore.

La situazione di default è uno stato di insolvenza, e cioè l'incapacità tecnica di un emittente di rispettare le clausole contrattuali previste dal regolamento del finanziamento. Ad esempio è la situazione in cui si trova uno Stato quando dichiara fallimento, in quel caso a seguito di quella che viene definita insolvenza sovrana

In macroeconomia, la deflazione è un fenomeno legato all’andamento dei prezzi di una certa area economica e consiste nella diminuzione del loro livello generale. È il fenomeno inverso all’inflazione che consiste nell’aumento generale dei prezzi.

Questa fattispecie è regolata dall’art. 1269 del Codice Civile. Essa si sostanzia in un accordo tra il debitore e un terzo in forza del quale il debitore delegante delega il terzo ad una certa prestazione verso il terzo delegatario.

Distribuzione nel tempo del pagamento, che può consistere in una posticipazione del termine o in una rateizzazione dell'importo dovuto.

Congiuntura economica caratterizzata da rallentamento della produzione, aumento della disoccupazione, decremento dei prezzi e del potere di acquisto, nonché dal deterioramento delle condizioni di vita generali.

Servizio di cui può usufruire il titolare di un conto corrente bancario o postale (correntista), che consiste nell’incaricare la banca o l’ufficio postale presso cui si ha il conto corrente di provvedere in via continuativa al pagamento di spese periodiche come le bollette o le rate di un finanziamento mediante il prelievo automatico dal conto corrente stesso. Il correntista può in ogni momento decidere di sospendere il servizio, per una o più operazioni. Come per il caso dell'attivazione, sarà sufficiente comunicare la propria decisione alla banca o all’ufficio postale che darà lo stop all'addebito automatico del conto corrente.

Documento fiscale obbligatorio che comprova la vendita di beni o la prestazione di servizi e il diritto a riscuoterne il prezzo. La fattura, emessa dal venditore/fornitore riporta varie informazioni, tra cui: la data di emissione, dati identificativi dell’acquirente e del venditore (nominativo/ragione sociale, codice fiscale, partita IVA, indirizzo, ecc.), il tipo di pagamento, nonché il prezzo e la quantità dei beni/servizi acquistati.

È l’importo massimo di credito che la banca concede ad un cliente. La sua concessione richiede accertamenti in merito alle fonti di reddito e alla consistenza patrimoniale del cliente al fine di valutare la capacità di rimborso del credito erogato, anche in ottica prospettica. È detto generale se utilizzabile in qualsiasi momento e per ogni tipo di operazione, a seconda delle proprie esigenze. Il fido accordato è l’importo massimo di credito che la banca ha deciso di concedere al cliente. Il fido utilizzato è la parte del credito effettivamente utilizzata dal cliente.

Sono gli strumenti appartenenti al sistema pensionistico privato o di previdenza complementare che garantiscono al lavoratore di integrare la pensione erogata dagli enti di previdenza obbligatori. Il versamento di una quota fissa o variabile nel corso degli anni di attività lavorativa punta a garantire una rendita futura che permetta il mantenimento del tenore di vita anche a fronte del “gap previdenziale” che prevedibilmente investirà enti come l'INPS.

Colui che garantisce, assicura il mantenimento di un obbligo altrui – principalmente di pagamento - sotto la propria responsabilità.

Il fondo di investimento rientra tra gli organismi d'investimento collettivo del risparmio, che utilizza strumenti finanziari detti "quote di fondi d'investimento" e che raccoglie il denaro di risparmiatori, i quali affidano la gestione dei propri risparmi a società di gestione del risparmio (SGR), con personalità giuridica e capitale distinte da quelli del fondo, allo scopo d'investire i capitali sul mercato mobiliare diversificando l'investimento e riducendo il rischio rispetto all'investimento diretto in azioni di una singola società in un singolo settore.

Le garanzie rafforzano la posizione del creditore circa l’adempimento della prestazione da parte del debitore. Molti rapporti contrattuali con le banche possono essere accompagnati dal rilascio di garanzie che vengono definite attive quando la banca le riceve, e passive quando è la banca a rilasciarle a favore dei clienti. Per quanto riguarda le garanzie attive si distingue fra garanzie personali e garanzie reali.

Le garanzie personali attengono alla generale capacità patrimoniale di chi le ha prestate, debitore o altra persona, e non sono quindi costituite su uno specifico bene, che al contrario sono denominate garanzie reali. Tipico esempio è dato dall'obbligazione del fideiussore,artt. 1936 ss. c.c.

Le garanzie di tipo reale sono quelle che vincolano un bene (mobile o immobile) al soddisfacimento dei diritti del creditore (principalmente una Banca, cosiddetto creditore privilegiato). In caso di inadempimento del debitore (il Cliente) e al momento dell’eventuale espropriazione del bene, la Banca ha il diritto di rivalersi sul bene oggetto della garanzia e di essere preferito rispetto ai creditori non assistiti da cause di prelazione sul prezzo ricavato dall’espropriazione stessa. Le garanzie di tipo reale possono essere costituite sia da persone fisiche sia da persone giuridiche e possono essere rilasciate sia dal Cliente sia da un soggetto terzo. Nell'ordinamento giuridico italiano le garanzie reali sono il pegno (bene mobile), l'ipoteca (un bene immobile o mobile registrato) e i privilegi. Le garanzie reali danno al creditore il diritto di soddisfare il proprio credito con precedenza (prelazione) rispetto a coloro che ne sono sprovvisti.

Si intende il processo aziendale di raccolta e controllo dei pagamenti dei clienti. La Funzione dedicata stabilisce e controlla le policy applicate al credito al fine di incrementare i ricavi e ridurre il rischio finanziario, migliorando la gestione finanziaria.

L'imposta è un tributo, consistente in un prelievo coattivo di ricchezza dal contribuente volto a finanziare i servizi pubblici generali.

Con questo termine si indica un sensibile incremento del livello dei prezzi di beni e servizi in un Paese: tale indicatore viene misurato convenzionalmente su base mensile o annuale come variazione percentuale. In condizioni di inflazione ovvero quando essa aumenta, automaticamente si ha un sensibile aumento anche dei prezzi, quindi il potere di acquisto inevitabilmente diminuisce con la possibilità di acquistare una percentuale nettamente inferiore di beni e servizi.  Banalmente quindi, quando i prezzi aumentano e diminuisce il valore della moneta, tale situazione viene definita inflazione.

La somma di denaro da pagare (nel caso del debitore) o da riscuotere (nel caso del creditore), per la concessione di capitale a prestito per un certo periodo di tempo.

Penale, espressa in termini percentuali e concordata in fase contrattuale (interessi moratori convenzionali) o regolamentata direttamente dalla legge (interessi legali), corrisposta dal debitore al creditore in caso di mancato o ritardato pagamento di una o più rate di rimborso. Interessi richiesti al debitore per il periodo della sua inadempienza.

Gli intermediari finanziari iscritti nell’albo di cui al nuovo art. 106 del TUB (nella formulazione introdotta dalla riforma prevista dal D.lgs.  141/2010) svolgono esclusivamente l’esercizio delle attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico sotto qualsiasi forma o di riscossione dei crediti ceduti e servizi di cassa e pagamento nell’ambito di operazioni di cartolarizzazione (servicing) ai sensi dell’articolo 2, commi 3, 6 e 6-bis della L. 130/1999. Tali intermediari possono inoltre essere autorizzati a prestare servizi di pagamento, emissione e gestione di moneta elettronica e servizi di investimento, nonché esercitare altre attività consentite dalla legge e attività connesse o strumentali, nel rispetto delle disposizioni dettate dalla Banca d’Italia in quanto soggetti direttamente vigilati da tale Autorità.

È una forma di garanzia per il creditore, che riguarda principalmente i beni immobili. L’ipoteca attribuisce al creditore il potere di espropriare al debitore insolvente il bene e di essere soddisfatto con preferenza rispetto ad eventuali altri creditori, sul prezzo ricavato. L’ipoteca si costituisce mediante iscrizione in un apposito registro e si estende sull’intero bene che ne è oggetto. Il bene resta in possesso del proprietario e può essere liberamente venduto, salvo metterne a conoscenza l’acquirente. L’ipoteca segue il bene negli eventuali successivi passaggi di proprietà.

In economia per investimento si intende l'attività finanziaria di un soggetto economico detto investitore atta all'incremento di beni capitali e l'acquisizione o creazione di nuove risorse da usare nel processo produttivo al fine ultimo di ottenere un maggior profitto futuro o incrementare la propria soddisfazione personale. Caratteristiche tipiche di un investimento sono l'impiego di un capitale iniziale per raggiungere gli obiettivi finali, ottenuto a sua volta ricorrendo a risparmi propri oppure a richieste di credito presso istituti di credito, il tempo di recupero del capitale iniziale, il guadagno, il rendimento e il rischio associato di fallimento ovvero il mancato raggiungimento, parziale o totale, degli obiettivi finanziari inizialmente proposti. Può riguardare sia un soggetto imprenditoriale nell'ambito della sua attività di impresa, sia in senso esteso un privato cittadino nell'incremento della sua qualità della vita.

Strumento di sviluppo economico delle persone che permette a chi si trova in condizioni di povertà ed emarginazione di avere accesso a determinati servizi finanziari. È la Grameen Bank, fondata in Bangladesh da Muhammad Yunus nel 1983, ad essere considerata il primo istituto di microcredito dell'epoca moderna. Per il suo impegno nel settore Yunus ha vinto il premio Nobel per la pace nel 2006.

Mutui o prestiti concessi a clienti definiti ad alto rischio. Sono chiamati subprime perché hanno, a causa delle loro caratteristiche e rischi, una qualità non primaria, ossia inferiore a quella dei debiti primari (prime), che sono invece erogati a soggetti con una storia creditizia e garanzie sufficientemente affidabili.

L’obbligazione è un titolo di credito che conferisce all’investitore (obbligazionista) il diritto a ricevere, alle scadenze predefinite, il rimborso del capitale sottoscritto e una remunerazione a titolo di interesse (chiamata “cedola”). Per il soggetto emittente, che può essere uno Stato o un altro ente pubblico, un organismo sovranazionale, una banca o una società di altro genere l’obbligazione rappresenta un debito. Esistono obbligazioni che attribuiscono al possessore il diritto di convertirle, nei termini e con le modalità prefissate, in azioni della società emittente o di altre società. Per molte obbligazioni esiste un mercato secondario sul quale sono negoziate.

Atto con cui l'Ufficiale Giudiziario, per ordine del giudice, ingiunge al debitore di mettere a disposizione determinati beni mobili o immobili come garanzia di soddisfacimento per il creditore. Esso rappresenta, quindi, il primo passo verso l'espropriazione forzata. Le forme e gli effetti del pignoramento vanno considerati in relazione alle varie forme di esecuzione.

  • Esecuzione mobiliare: il pignoramento consiste nell'apprensione di oggetti del debitore (che viene privato del loro possesso) e nell'affidamento di essi a un custode, o, se ciò sia impossibile, nel provvedere nel modo più conveniente alla conservazione degli oggetti stessi. Alcuni beni espressamente indicati dal Codice non sono pignorabili (es. fede nuziale, vestiti, biancheria, letti, tavoli e sedie, etc.). Se i mobili e/o i crediti da pignorare si trovano presso terzi, il pignoramento è fatto con atto notificato al terzo nella forma della citazione, nel quale si contiene, oltre all'enunciazione del titolo esecutivo, l'indicazione dei mobili che sono presso il terzo o delle somme da questo dovute.
  • Esecuzione immobiliare: l'Ufficiale Giudiziario notifica al debitore un atto di pignoramento nel quale devono essere indicati tutti gli estremi idonei ad identificare in maniera univoca il bene immobile da pignorare. L’atto di pignoramento deve essere poi trascritto nei registri immobiliari.

È quel fenomeno che porta all’estinzione di un diritto soggettivo non esercitato dal titolare per un periodo di tempo indicato dalla legge (ad esempio non è più possibile incassare un credito).

La ratio della norma è fondata sulla necessità di certezza nei rapporti giuridici.

Il prestito è la cessione di una somma di denaro con il vincolo della restituzione di capitali di pari valore o maggiori. Il termine indica essenzialmente un finanziamento di denaro che un istituto o società di credito autorizzata (detta mediatrice o mediatore, ad es. la banca) o un privato cittadino concede ad un altro soggetto economico.

Il profitto economico è la differenza fra i ricavi di un’impresa e il costo-opportunità degli input utilizzati, quando tale differenza è positiva. Se tale differenza risulta negativa, si definisce perdita economica. Il profitto netto è la differenza fra i ricavi dalla vendita di beni o servizi e i costi legati all’acquisto di materie prime, alla compensazione di dipendenti, al pagamento di interessi, e alle svalutazioni, salvo i costi derivanti dal pagamento delle imposte. Il profitto lordo si ottiene se non si includono interessi e svalutazioni fra i costi, mentre il profitto netto dopo le tasse si ricava comprendendo fra i costi anche gli esborsi da imposte.

La parte della rata rappresentante il capitale preso in prestito che deve essere restituito. La rata di rimborso di un prestito è infatti composta dalla quota capitale e dagli interessi.

Esprime la valutazione, formulata da un’agenzia privata specializzata, del merito di credito di un soggetto emittente obbligazioni sui mercati finanziari internazionali, ovvero della probabilità che questi faccia fronte puntualmente al servizio del debito. Il rating fornisce agli operatori finanziari un’informazione omogenea sul grado di rischio degli emittenti e riveste una grande importanza per gli investitori che non sono in grado di effettuare autonomamente l’analisi del rischio di credito.

L’assegnazione di un rating agevola per gli emittenti il processo di fissazione del prezzo e di collocamento dei titoli emessi. Per questi motivi, i soggetti che desiderano collocare titoli sui mercati finanziari internazionali sono indotti a richiedere una valutazione del loro merito di credito alle agenzie di rating. In alcuni casi, anche in relazione all’importanza del soggetto emittente, le agenzie possono assegnare d’iniziativa un rating che, in questo caso, viene definito «implicito».

Le agenzie definiscono una graduatoria, diversa per le obbligazioni a breve e a lungo termine, in funzione del grado di solvibilità dell’emittente; questa graduatoria prevede, per il debito a lungo termine, un massimo di affidabilità AAA (assenza di rischio); sotto tale livello sono previsti vari tipi di classificazioni.

Le principali agenzie di rating, circa una decina, sono dislocate soprattutto negli Stati Uniti. Le più rappresentative sono Standard & Poor’s e Moody’s, le uniche, tra l’altro, che forniscano una gamma completa di valutazione, differenziata sia per tipologia dell’emittente che per strumento finanziario.

Flessione nello sviluppo o addirittura un regresso nell’attività economica che, se di breve durata, può considerarsi un’oscillazione occasionale del movimento d’ascesa, oppure può preludere a una vera e propria crisi, cioè alla depressione come fase discendente finale del ciclo economico.

Reddito proveniente in modo continuativo dal semplice possesso di un bene economico, senza alcuna attività e senza costo.

In economia il risparmio è la quota del reddito di persone, imprese o istituzioni che non viene spesa nel periodo in cui il reddito è percepito, ma è accantonato per essere speso in un momento futuro. Il risparmio è dunque un sacrificio del consumo presente, in vista di un maggiore consumo futuro. Si noti la differenza tra risparmio ed investimento in cui invece è necessariamente presente un elemento di rischio. In generale lo scopo del risparmio è quello di poter disporre in un secondo momento delle risorse non spese.

Azione con cui il proprietario fa valere il suo diritto di proprietà per recuperare un bene illegittimamente posseduto o detenuto da altri.

È una procedura attraverso la quale le parti interessate risolvono in via bonaria (evitando quindi eventuali procedure monitorie e/o esecutive nei confronti del debitore) il rientro del debito e che consente a chi è debitore di pagare a saldo il proprio debito “togliendone una parte”. In sostanza, consente di pagare un debito in misura inferiore rispetto a quanto richiesto a titolo di capitale ed eventuali interessi. Si chiama “saldo e stralcio” proprio perché consente di saldare il debito, anche se con un pagamento parziale. Di solito, avviene in unica soluzione o comunque con un numero minimo di rate.

Le Special Purpose Vehicle (in seguito, per semplicità, denominate SPV o Società Veicolo) sono società che hanno per oggetto esclusivo la realizzazione di una o più operazioni di cartolarizzazione e che, in tale ambito, si rendono cessionarie dei crediti acquistati da terze societa’ a loro volta autorizzate ad effettuare cessioni dei medesimi. Lamateria è disciplinata dalla L. 30.4.1999, n. 130.

Documento indicante il creditore e il debitore. Se munito di formula esecutiva, un atto diviene un titolo esecutivo e costituisce la base per avviare e condurre una procedura esecutiva ai sensi delle procedure previste per l’esecuzione forzata.

Il Tasso di cambio nominale ha il compito di esprimere il prezzo di una valuta in termini di un’altra. Esso indica quindi il numero di unità di moneta estera che può essere acquistata con un’unità di moneta nazionale.  Questo prezzo può essere definito in due diversi modi: il primo metodo “quotazione incerto per certo” definisce il tasso di cambio come quantità di valuta nazionale scambiata per un’unità di valuta estera; mentre il secondo “quotazione certo per incerto” definisce il tasso di cambio come quantità di valuta estera scambiata per un’unità di valuta nazionale.

Il Tasso di cambio reale indica invece il tasso al quale è possibile l’acquisto di beni o servizi prodotti da un paese in termini di beni e servizi di un diverso paese.

Pubblico ufficiale ausiliario del giudice, a cui spetta notificare alle parti gli atti processuali, eseguire i pignoramenti ed altre procedure esecutive, e occuparsi dei protesti degli assegni bancari e delle cambiali.

L'Unione nazionale imprese a tutela del credito, in acronimo UNIREC (dall'originaria denominazione: "Unione nazionale imprese di recupero, gestione e informazione del credito") è nata nel 1998 dall’unione di AIIREC e ASSOREC e per tutti i suoi interlocutori rappresenta la garanzia di un approccio etico, trasparente e professionale. Promuove inoltre la tutela del settore, tramite una attenta selezione all’ingresso, grazie a strumenti di formazione continua e con un approccio etico nella relazione tra creditori e consumatori, finalizzato a soluzioni sostenibili, concilianti e personalizzate. Tra le tappe salienti della storia di UNIREC, c’è, nel 2014, l’aver fondato il FORUM UNIREC-CONSUMATORI, insieme ad alcune tra le più rappresentative Associazioni di consumatori, per costruire un dialogo permanente. UNIREC aderisce, inoltre, a Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici ed è membro di FENCA, la Federazione Europea della Associazioni Nazionali del comparto.

La vita associativa di UNIREC è regolamentata da tre documenti fondamentali che ne guidano azioni e comportamenti:

  • STATUTO
  • REGOLAMENTO ATTUATIVO STATUTO
  • CODICE DEONTOLOGICO
  • CODICE DI CONDOTTA FORUM UNIREC-CONSUMATORI
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